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IL REGNO DEI MORTI - III Scrittura

Ade, padrone degli Inferi, colui che si divise il comando dell' Universo dopo la vittoria sui Titani.
Colui che fece di Persefone sua moglie con l' inganno,
che rapì la sua anima con il frutto della passione
che le offrì il Regno dei Morti in cambio della sua vita eterna.
Colui... il cui volto invisibile è penetrabile solo da chi lo può sfidare.



Benvenuti Viandanti nel Regno degli Inferi.













Alastor
Capo esecutore del Re dell' Inferno.



Ade, innamorato di Persefone, la rapì con l'accordo di Zeus mentre stava raccogliendo dei fiori in compagnia delle ninfe. Sua madre, Demetra, disperata per la scomparsa della figlia, la cercò per nove giorni arrivando fino alle regioni più remote: il decimo giorno, seppe che il rapitore era il dio degli Inferi. Adirata, Demetra abbandonò l'Olimpo e scatenò una tremenda carestia in tutta la terra, affinché questa non offrisse più i suoi frutti ai mortali e agli dei. Zeus tentò allora di riconciliare Ade e Demetra, affinché si evitasse la fine del genere umano: inviò un messaggero  al fratello, ordinandogli di restituire Persefone, a patto che ella non si fosse cibata del cibo dei morti. Ade non si oppose all'ordine ma, poiché Persefone era davvero digiuna dal rapimento, la invitò a mangiare prima di tornare dalla madre: le offrì così un melograno, frutto proveniente dagli Inferi, in dono. Uno dei giardinieri di Ade, la vide mangiare pochi grani del melograno: in questo modo si compì dunque il tranello ordito da Ade, affinché Persefone restasse con lui negli Inferi. Allo scatenarsi nuovamente dell'ira di Demetra, Zeus propose un nuovo accordo, per cui, dato che Persefone non aveva mangiato un frutto intero: sarebbe rimasta nell'oltretomba solamente per un numero di mesi equivalente al numero di semi da lei mangiati, potendo così trascorrere con la madre il resto dell'anno; avrebbe trascorso così sei mesi con il marito negli Inferi, e sei mesi con la madre sulla terra. La proposta fu accettata da entrambi, e da quel momento si associarono la primavera e l'estate ai mesi che Persefone trascorreva in terra, dando gioia alla madre, e l' autunno e l'inverno  ai mesi che passava negli Inferi, durante i quali la madre si struggeva per la figlia.
















PERSEFONE E LE SUE FIGLIE
Come regina degli Inferi, Persefone è una donna matura, che regna sulle anime dei morti, guida i viventi agli Inferi e si prende ciò che vuole.
Nonostante Persefone non fosse una delle dodici divinità dell'Olimpo, era la figura centrale dei Misteri Eleusini, che per duemila anni, prima del cristianesimo, furono la più importante religione dei greci, nei quali si viveva l’esperienza del ritorno, o del rinnovarsi della vita dopo la morte, attraverso la ricomparsa annuale di Persefone dall’oltretomba.Persefone nel suo aspetto di fanciulla fa sì che la donna sembri eternamente giovane.



ERINNI
Erano  tre le figlie di Persefone e Ade, Aletto, (colei che non riposa e il cui nome non può essere pronunciao) Megera (preposta all'invidia e alla gelosia induceva a commettere delitti come l' infedeltà matrimoniale) e Tisifone (incaricata di castigare i delitti di assassinio legati alla parentela). Erano divinità punitrici, dee della maledizione e della vendetta, che avveniva con guerre, pestilenze, discordie e, nell’intimità dello spirito, con il rimorso. I colpevoli, soprattutto gli assassini, venivano perseguitati anche dopo la morte. Quando il colpevole si pentiva e si purificava della sua colpa, diventavano benevole. Erano rappresentate con un aspetto lugubre e terribile, con una veste nera e insanguinata e delle serpi in testa al posto dei capelli.

MEDUSA

Una donna bellissima che riusciva ad affascinare gli uomini che non riuscendo a trattenersi si voltavano e la guardavano, trasformandosi in pietra. Inoltre rappresentava la perversione intellettuale.


" Sulle torri delle città di Dite appaiono le Erinni, che chiamano Medusa. Tre furie infernali, con corpi femminili e circondate da serpenti verdi avvinghiati alle tempie. Sono le serve di Persefone, la regina dei lamenti eterni dell'Inferno: Magera, Aletto e Tesifone. Come le donne ai funerali esse si disperano, graffiandosi il petto e battendo i palmi delle mani..."




"Viandante... il tuo viaggio dovrebbe essere terminato, hai scelto l'Ade e ti sei rovinato, cosa pensavi di trovare nell' infinito incubo del Terrore?
 La tua curiosità ti ha spinto oltre e la tua anima non merita questo dolore ma dato che ormai sei giunto fino all' abisso, ti mostrerò ciò che avviene e ciò che non è infisso."


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